È già mezzanotte, aspetto di sentire lui che non chiamerà .
I pensieri si susseguono vorticosamente e sono consapevole del fatto che scrivere a quest'ora mi farà male, come sempre del resto.
Mi privo di quella sicurezza, di quella noncuranza che abbraccio durante il giorno, per vestirmi di quei pensieri brutti e scarni che nessuno vorrebbe.
Non sono triste ma dispiaciuta.
Non sono arrabbiata ma un po' più sola e rassegnata.
Penso alla mia vita e alla sua.
Penso alla nostra vita insieme, a quanto poco condividiamo, a quanto poco ci raccontiamo e sappiamo l'uno dell'altra, mentre le ore e i giorni giocano a rincorrersi.
Mi fermo a pensare che forse, in fondo, la vita è tutta qui e un po' fa schifo.
Il lavoro ci trascina lontano e senza appigli non so nemmeno dove o a chi aggrapparmi.
Viaggio senza nemmeno saperlo, viaggio da sola. Perchè alla fine sono sola. Lui non sempre c'è. Ed alterno momenti in cui questa cosa mi pesa, a momenti in cui mi sento "libera" e fortunata così. Penso che ci amiamo, che i nostri progetti sono concreti e questo è un bene. Penso che ci sono coppie in cui uno dei due soffoca l'altro e tiro un sospiro di sollievo. Però poi guardo la mia immagine riflessa allo specchio e capisco che qualcosa manca e qualcos'altro mi tormenta. Passano giorni come stasera in cui nemmeno ci sentiamo, persi come siamo in una vita che non vorremmo.
ad Aprile di quest'anno, sono finalmente andata a convivere con il mio (quasi) marito, dopo anni spesi per la ristrutturazione, possiamo dire di avercela fatta! Inizialmente la convivenza è stata difficile da accettare, ma tutto sommato abbiamo presto trovato il nostro equilibrio di coppia.
Passiamo però alla cosa più importante e che forse desta più curiosità ! (per chi mi segue e mi conosce, virtualmente o nella vita reale...)
Ebbene sì, la foto che sta in cima al post non l'ho scelta a caso! Sono una futura mamma in dolce attesa! 💓 Da qualche tempo desideravamo allargare la famiglia, e vi confesso che inizialmente, i vari tentativi non andati a buon fine mi hanno gettata nello sconforto. Ero circondata ovunque da donne incinte (colleghe di lavoro, parenti, ecc..) e questa situazione non mi ha certo aiutata... Dopo i primi "fallimenti" (se così si possono chiamare), vivevo ogni mese nel terrore di "non avercela fatta". Piangevo ad ogni arrivo del ciclo e mi chiedevo seriamente cosa avessi che non andava... Poi un giorno mi sono svegliata e, con in mano risultati di esami perfetti, mi sono detta che non potevo più continuare così. Questa apprensione mi faceva vivere male ogni cosa, e stava sinceramente mettendo a repentaglio la mia storia con lui. Così basta, ho smesso di pensarci. E sembra incredibile, ma subito dopo... Taaac! E' successo! Non volevo credere a tutte quelle persone che mi dicevano che smettere di cercare assiduamente un figlio, avrebbe fatto sì che un figlio arrivasse! Non volevo credere che l'aspetto psicologico giocasse un ruolo così fondamentale... Eppure beh, mi sono dovuta ricredere. Ancora non si sa il sesso, credo che per quello bisognerà aspettare ancora un po'...
Comunque, nonostante il forte malessere (nausea e vomito), cerco di godermi la gravidanza, nonostante mille paure ogni tanto facciano capolino nella mia testa.
Per il resto beh, non può essere tutto rose e fiori. Con mio dispiacere, ho trascurato un po' l'università , ma comunque persisto nel non voler mollare affatto, nonostante la convivenza e la gravidanza. So che forse, questo traguardo sarebbe dovuto arrivare prima di ogni altra cosa, ma so anche che per ognuno di noi, c'è un percorso di vita diverso, e ciò che può essere scontato per qualcuno, può non esserlo per qualcun'altro. Voglio farcela ad ogni costo, anche col pancione, anche con un figlio appena nato. Alla fine, i sogni non hanno età , giusto?
Dimentica gli errori.
Dimentica il fallimento.
Dimentica tutto tranne quello che hai intenzione di fare e fallo adesso!
Oggi è il tuo giorno fortunato.
Will Durant